giovedì 13 settembre 2012

Milano - Basel Viaggio in differita dell'11/09


Ti rendi conto di essere partito e di stare per iniziare questa nuova avventura, quando nel treno senti l’annuncio non solo in italiano, ma anche in tedesco e francese! Inizi a realizzare che non vedrai più cartelli scritti nella tua lingua e il territorio sarà diverso…. Vi scrivo qui, in diretta (si potrà dire poi differita) sul treno Eurocity 50 per Basel SBB delle 7.25! E’ prestissimo e io mi sono alzata prima del gallo (giuro! L’ho sentito cantare!) e mentre vedo il panorama scorrermi al contrario (posto vicino al finestrino ) realizzo che non riuscirò a vedere le alpi avvicinarsi, ma vedrò l’Italia allontanarsi sempre più… Di fronte a me siedono una coppia di sposini giapponesi, diretti chissà dove al nord. Dormono poretti mentre attraversiamo il lago di Como e io ritengo necessario tirare un po’ le somme.
Ogni volta che salutavo le persone, tutte quanti mi domandavano “Sei pronta?” “Sei emozionata?”  e io non rispondevo.. Sono pronta? No, non penso proprio…Ancora non sto realizzando…Durante i vari saluti neanche sentivo il peso della partenza; solo dopo, a casa, pensavo “ma io non rivedrò più queste persone, non rivedrò più il mio cagnolino, non rivedrò più la mia terra per molto tempo!” e solo allora gli occhi iniziavano a diventare lucidi. Sono emozionata? No, mi sento davvero apatica! Spesso sono preoccupata per quello che accadrà e la paura di non farcela e di quello che verrà dopo si sente…
Abbiamo appena finito di attraversare il lago di Como (fantastico!) e mi chiedo “che cosa mi aspetto?”. Sicuramente mi aspetto di divertirmi e di conoscere tanta gente, ma sicuramente non mi aspetto  di NON  innamorarmi e di NON legarmi troppo alla gente (troppe esperienze passate finite male…)…Ma in realtà ci credo? Ovviamente no; ovviamente c’è sempre quella piccola speranza che mi faccia avverare il contrario. Probabilmente l’apatia è dovuta al non aspettarsi niente e godersi il viaggio così com’è!
Mentre ci avviciniamo al confine penso solo alle parole “ciao Italia!” e lì le crisi inizio a sentirle… Anche prima di arrivare alla stazione di Milano, in macchina pensavo “ma io NON VOGLIO PARTIRE! Non voglio lasciare il mio Paese” …Pensare che fino a due settimane fa non vedevo l’ora e contavo i giorni!
Ma ora non c’è spazio per le crisi, sono sul treno, pronta per questa avventura! 

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